Chi cerca di avere delle mani sempre impeccabili, nonostante si dedichi alle faccende domestiche o al lavoro, e combatte giornalmente con smalto sbeccato, discromie o alterazioni ungueali, dovrebbe provare colorazioni semipermanenti. Si tratta di prodotti molto resistenti che permangono sulle unghie per varie settimane, senza subire danneggiamenti e mantenendo inalterata nel tempo la loro brillantezza e il colore.
Smalto semipermanente: cos’è
L0 smalto semipermanente può essere considerato come una via di mezzo tra quello classico, che asciuga all’aria ma si rovina facilmente, e il gel che, oltre che colorare, consente anche di modificare la forma dell’unghia, rendendola più lunga o bombata. Collocandosi tra i due estremi, il semipermanente non aggiunge centimetri alla superficie ungueale ma offre una resistenza maggiore rispetto a uno classico. Esso è costituito da polimeri fotoindurenti, cioè delle sostanze che, quando sono investite da una determinata lunghezza d’onda, diventano solidi e si legano all’unghia. Quindi, per l’applicazione di tale prodotto c’è bisogno di una lampada che catalizzi il processo. Tale formulato è ideale per chi non vuole aumentare di molto lo spessore dell’unghia in quanto non determina un grande accumulo di materiale, come succede con il gel.
Per conoscere tutto sul semipermanente, così da avere consigli e rimanere aggiornati sulle novità che vengono lanciate in questo campo, si può seguire un sito dedicato esclusivamente a tale argomento come, ad esempio, semipermanente.net. Qui potranno leggere articoli monotematici o recensioni di specifici prodotti, scritte da redattori competenti che permettono di farsi un’idea chiara e precisa sull’argomento.
Come applicarlo e rimuoverlo
L’applicazione e la rimozione del semipermanente si possono fare in un salone, in cui lavorano estetiste esperte, ma anche a casa, l’importante è avere i prodotti giusti, nel caso non si conosca bene l’ambito ci si può affidare ai consigli di siti specifici nei quali si trovano informazioni molto utili.
I passaggi fondamentali per stendere questo prodotto sono:
- Sgrassare la superficie ungueale con un solvente apposito o usare un buffer, una lime a grana sottile, da muovere in modo delicato; in tutti e due i casi si creano le condizioni ottimali per favorire l’adesione.
- Applicare una base o primer che contribuisce ulteriormente all’adesione del polimero e migliorandone la durata. La sua confezione è molto simile a quella di uno smalto e una volta steso è incolore.
- Stesura del semipermanente vero e proprio, qui ci si può sbizzarrire con i colori e i finish. Qualora si abbia abbastanza manualità e creatività si possono fare anche dei decori, ricordandosi di catalizzare a ogni passaggio.
- Utilizzo del top coat che consente di sigillare il lavoro fatto e farlo durare più a lungo.
- Pulire nuovamente la superficie ungueale per rimuovere i residui oleosi, utilizzando un prodotto detto sgrassante.
Come accennato il semipermanente è uno smalto che dura sulle unghie per molto tempo, fino a 4 settimane, per questo motivo una rimozione risulta essere necessaria a causa della ricrescita o se si vuole cambiare colore, non perché si sia sbeccato. Per farlo occorrono prodotti specifici da lasciare in posa sulle unghie con dei dischetti di cotone e la carta stagnola. Quindi si può procedere a eliminare eventuali residui con un bastoncino di legno d’arancio.
Tipi di smalti semipermanenti
Dopo il boom iniziale sono stati messi a punto, dalle varie case produttrici, alcune innovazioni del campo del semipermanente. La prima è costituita da un prodotto one step la cui applicazione risulta di molto facilitata perché occorre un’unica passata e non c’è bisogno né di base né di top coat. In questo modo occorre catalizzare solo una volta all’interno della lampada e, in poco tempo, si può ottenere una manicure perfetta.
La seconda novità è relativa alla rimozione dello smalto, infatti sono stati ideati quelli peel off che si possono eliminare senza impiegare un solvente specifico ma semplicemente mettendo le mani in acqua calda e “spellando” la superficie dell’unghia.
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