È possibile risparmiare sull’abbigliamento e creare il guardaroba perfetto applicando alcune regole e principi economici e finanziari?
Non so se ve l’ho mai detto, ma di formazione sono un’economista con alcuni anni di carriera nel settore finanziario all’attivo. Il mio primo lavoro, dopo la laurea, è stato quello di gestore patrimoniale – o private banker – per una banca di gestione patrimoniale.
Successivamente, con l’arrivo dei figli, ho deciso di mettermi in proprio e ho anche cambiato settore, ma la forma mentis economica mi è rimasta, così come la tendenza a ottimizzare e razionalizzare scelte apparentemente frivole (e meno frivole) come quelle legate al guardaroba (e questo forse l’avrete notato).
In ogni caso, qualche tempo fa avevo assecondato questo mio lato nerd scrivendo questo post, in cui applicavo alcune regole e concetti economici alla gestione del nostro guardaroba, spiegando come possono esserci utili per risparmiare sulle spese d’abbigliamento, ottimizzare e sfruttare meglio quello che abbiamo e fare acquisti più intelligenti e soddisfacenti.
Proprio ieri, facendo un po’ di pulizie sul blog, mi è ricapitato sotto mano questo post e, parlandone con una persona, questa si è rivelata entusiasta e mi ha incoraggiato a pubblicarlo assolutamente. Perciò, o penserete che sono una nerd assoluta e un po’ pazza, oppure chissà, magari troverete alcune delle idee che seguono anche un po’ utili!
Ecco allora 5 principi e/o concetti economici che possono aiutarci, secondo me, a risparmiare sull’abbigliamento e a creare un guardaroba perfetto!
REGOLA DELL’80/20 (LEGGE DI PARETO)
Il principio afferma che circa il 20% delle cause provoca l’80% degli effetti. Si tratta ovviamente di un rapporto approssimativo, ma che si rivela azzeccato in moltissimi contesti: spesso le aziende generano l’80% del fatturato con il 20% dei loro clienti, ad esempio.
Problema: nel caso del guardaroba, spesso è un dato di fatto che l’80 per cento delle volte utilizziamo solo il 20% di quello che abbiamo e questo specie se il nostro guardaroba è molto ampio.
Soluzione: a meno di non amare gli eccessi, conviene ridimensionare la taglia degli armadi, pescando da quell’80% di cose che usiamo poco quelle che non ci vanno più bene, che non ci piacciono più, rotte, usurate, fuori moda ecc.
Una riduzione del numero di capi e accessori, infatti, permette sicuramente di migliorare radicalmente il rapporto tra cose che possediamo e cose che effettivamente usiamo, ad esempio in un bel 50/50 (ossia usare la metà delle nostre cose il 50% delle volte) che sarebbe già un ottimo risultato!
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OUTSOURCING
L’outsourcing è l’appalto a una società o persona esterna di determinate attività o servizi, o anche di interi processi produttivi, dettato da ragioni economiche: si ricorre all’outsourcing quando far fare fuori queste cose costa meno.
Conviene applicare il concetto sia ai trattamenti estetici che alla manutenzione del nostro guardaroba. Non sempre, infatti, conviene il fai da te: può darsi che la sarta a cui affidiamo certe riparazioni o l’estetista a cui ricorriamo per certi trattamenti si riveli non solo più efficace e professionale, ma anche meno costosa a lungo andare. Non dimentichiamo infatti che anche il nostro tempo ha un costo, specialmente se possiamo impiegarlo più utilmente.
PRINCIPIO DEI RENDIMENTI MARGINALI DECRESCENTI
Legge secondo la quale ogni unità aggiuntiva di un determinato fattore di produzione, fermi restando tutti gli altri fattori, produce dei rendimenti via via minori.
Alcuni esempi legati al guardaroba:
– Se già possediamo 10 paia di jeans blu, è altamente probabile che un paio aggiuntivo ci dia una soddisfazione molto inferiore che non se ne possediamo soltanto 1 o 2.
– Molte donne amano le scarpe, ma se abbiamo già una scarpiera che scoppia acquistare l’ennesimo paio di sandali Zara non ci darà la stessa, impagabile sensazione avuta quando ci siamo concessi quegli stivaletti di Prada favolosi, il nostro primo paio a tacco alto!
La consapevolezza di questo effetto dovrebbe aiutarci a mantenere un po’ di sano autocontrollo nello spendere denaro, comprare troppe borse (sic!), mangiare troppi gelati ecc. A un certo punto, infatti, il “rendimento” in termini di soddisfazione inizierà a calare. Insomma, per risparmiare sull’abbigliamento è utile anche evitare di acquistare quantità eccessive di certi capi o di fare scorte inutili!
COSTO OPPORTUNITÀ
Il costo opportunità è ciò a cui si deve rinunciare per ottenere invece ciò che si desidera.
Un classico esempio di costo opportunità applicato allo shopping: è più opportuno acquistare un paio di Valentino Rockstud a lungo sognato oppure 12 capi d’abbigliamento da Zara? Nel caso delle Rockstud, il costo opportunità sarà costituito da un guardaroba meno ricco di alternative di abbigliamento. Se invece scegliamo i pezzi di Zara, rinunciamo ad avere un pezzo iconico e di pregio nel guardaroba.
Chiaramente, i costi opportunità non hanno sempre un valore monetario e sono anche soggettivi, perché dipendono dalle preferenze e dai valori di ogni persona. Per prendere decisioni più soddisfacenti, è utile pensare a cosa conta davvero di più, per noi.
Nel valutare le nostre scelte (di shopping), perciò, conviene sempre tenere presenti questi “costi opportunità”, anche in termini di tempo, praticità ed energia. Anche questo ci aiuterà a risparmiare sull’abbigliamento facendo scelte più mirate e azzeccate.
COSTI SOMMERSI
I costi sommersi (o costi affondati, costi irrecuperabili, sunk costs), in economia e negli affari in generale, sono quei costi in cui si è già incorsi e che non possono essere recuperati in alcuna maniera significativa.
I costi sommersi entrano in gioco quando vogliamo declutterare o razionalizzare il nostro guardaroba. Un’idea che infatti trattiene molte di noi (me compresa) dal regalare cose che palesemente non usiamo più da tempo è l’idea di aver speso a volte anche tanto per acquistarle, magari farle adattare dalla sarta ecc.
Ma questi costi li abbiamo già sostenuti, per cui la cosa più razionale da fare è lasciarli nel passato ed evitare costi futuri legati a questi oggetti, soprattutto in termini di tempi, fatica (per lavarli e mantenerli) ed energia!
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RAZIONALITÀ LIMITATA
La razionalità limitata è il concetto o l’idea secondo cui, durante il processo decisionale, la razionalità di un individuo è limitata da vari fattori: dalle informazioni che possiede, dai limiti cognitivi della sua mente, dalla quantità finita di tempo di cui dispone per prendere una decisione.
In sostanza questi fattori fanno sì che, di fronte a una grande quantità di oggetti, la nostra mente vada in tilt e riesca a focalizzarsi solo su alcuni pochi di questi. È il motivo per cui la maggior parte di noi, pur avendo magari un guardaroba vastissimo, tende a indossare un po’ sempre le stesse cose: il nostro cervello, trovandosi confrontato con un problema di razionalità limitata, reagisce limitando le nostre scelte (e lo fa per la nostra salute mentale).
Per questo declutterare e razionalizzare regolarmente il nostro guardaroba aiuta a risolvere almeno in parte il problema: avendo sempre davanti agli occhi quello che più amiamo e usiamo, sarà molto più facile e veloce comporre outfit sempre diversi.
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