Alluce valgo, come curarlo? Noi donne, si sa, amiamo la moda e le cose belle. E, tra queste, ci sono le belle scarpe, capaci di rivoluzionare e rinnovare il nostro stile e di farci sentire bellissime in un istante.
Ma cosa fare quando tra noi e l’ultimo paio di strepitose Valentino Rockstud, che stanno divinamente con i nostri jeans nuovi, si frappone qualche piccolo, ma dolorosissimo problema?
È il caso dell’alluce valgo, un problema che affligge tantissime donne e impedisce loro di spaziare liberamente tra tutti i bellissimi modelli di calzature che ritroviamo, puntuali a ogni nuova stagione, nelle boutique delle nostre città.
MA COS’È L’ALLUCE VALGO?
L’alluce valgo è la progressiva deviazione dell’alluce verso le dita piccole associata allo spostamento del primo osso del metatarso verso la parte interna del piede.
Questa crea nel tempo una fastidiosa sporgenza alla base del dito che causa un dolore molto forte, capace persino di impedire di camminare normalmente.
Così, la pelle e i tessuti che la ricoprono possono infiammarsi. E, quando il dolore diventa troppo forte, si rende necessario intervenire con un’operazione che elimini il problema.
Eh sì, perché purtroppo il problema non sparisce da solo, ma tende anzi ad aggravarsi con il passare del tempo, diventando sempre più doloroso.
È DAVVERO COLPA DEI TACCHI ALTI?
Da sempre si tende ad attribuire la “colpa” del problema alla moda: scarpe troppo strette, tacchi molto alti, punte che stringono. Ma è davvero così?
Certo, tutti questi fattori possono contribuire ad aggravare il problema, ma i veri motivi risiedono nel cattivo appoggio del piede che, associato a una certa predisposizione, causa il doloroso problema.
Quindi consoliamoci: non è colpa nostra, né della moda e della nostra passione per le belle scarpe!
Perciò, se vogliamo continuare a godere delle meraviglie della moda, non ci resta che affrontare efficacemente il problema.
È POSSIBILE PREVENIRE LA FORMAZIONE DELL’ALLUCE VALGO?
La salute dei nostri piedi passa senz’altro anche dalle calzature che scegliamo di indossare. Alcuni modelli di scarpe, se indossate spesso, possono sicuramente facilitare l’insorgenza dell’alluce valgo.
L’utilizzo di scarpe strette, soprattutto sulla punta, o di tacchi molto alti può avere delle ripercussioni sulle dita dei piedi, che sono sottoposte ad un maggiore stress e dunque ad una maggiore probabilità di sviluppare una borsite nella zona della prima falange del metatarso.
Per questo motivo è senz’altro preferibile indossare delle calzature che si adattino alla forma anatomica del piede e che forniscano un sostegno a tutta la pianta, come ad esempio le scarpe sportive.
Ma, una volta che il problema si è manifestato, purtroppo l’unica soluzione per evitarne un peggioramento è l’intervento.
Perciò, invece di tentennare e ricorrere a rimedi come tutori e altri dispositivi che hanno effetti solo temporanei, è meglio prendere il problema di petto ed evitare l’insorgere di altre patologie, come le dita a martello o la metatarsalgia.
Appena tolto il tutore, infatti, il problema si ripresenta. E anche il plantare che, almeno inizialmente, può rallentare il peggioramento, non riesce a eliminarlo del tutto.
Affrontare il problema precocemente e nel modo giusto non è dunque solo una questione estetica, ma soprattutto di salute e benessere personali!
Nella quotidianità è possibile attuare una serie di comportamenti in grado di ridurre sensibilmente la possibilità di incorrere in questa patologia. Si tratta di buone abitudini che possono rivelarsi particolarmente utili, come indossare scarpe con tacchi non troppo alti, dalla pianta o dalla punta non troppo stretta e che garantiscono un buon appoggio di tutto il piede.
L’INTERVENTO FA MALE?
Ricordo ancora, anni fa, la mia amica e vicina di casa Luisella, con il suo stile estroso e una passione per le punte super lunghe, al limite dell’assurdo, che usavano allora.
Qualche anno dopo, dovette farsi operare di alluce valgo a entrambi i piedi. Con strascichi molto dolorosi e risultati estetici tutt’altro che entusiasmanti.
Perciò, non sorprende che ci sia ancora molta diffidenza intorno a questo tipo di operazione e che le persone che ne soffrono preferiscano a volte trascinarsi dolori e problemi per anni.
Quattro sono i fattori che preoccupano le persone: il dolore intenso, l’uso di fili, placche e viti, e la possibilità che il problema si ripresenti di nuovo ed ultimo ma non meno importante il decorso postoperatorio. Insomma, in tanti descrivono questa esperienza come molto complicata. Questo è dovuto non all’operazione in sé, bensì al fatto che, ancora oggi, venga in tanti casi effettuata secondo la cosiddetta chirurgia tradizionale.
Ma oggi le cose sono molto cambiate: grazie alla chirurgia mininvasiva come quella praticata da Dorsay, infatti, per risolvere una volta per tutte il problema basta un intervento di pochi minuti, in day hospital, seguito da un decorso postoperatorio semplice e praticamente indolore.
COME SI SVOLGE L’INTERVENTO?
La tecnica applicata da Dorsay, clinica all’avanguardia nella cura del problema, nasce negli anni ‘90 in America e ha rivoluzionato il modo di operare le patologie del piede, offrendo un’alternativa a chi deve operarsi ma non vuole affrontare un percorso chirurgico difficile e doloroso.
Appena il piede è pronto, anestetizzato, anziché praticare tagli, ferite e utilizzare ferri, viti o chiodi, bastano due o tre micro incisioni nell’area dell’alluce da operare. Da questi piccoli forellini alla base dell’alluce viene quindi introdotta una piccola fresa che, letteralmente, lima via la sporgenza, la cosiddetta “cipolla”, eliminando il problema alla radice.
Al termine dell’operazione verrà effettuata una fasciatura contenitiva che permetterà all’alluce di rimanere nella giusta posizione…Fatto!
OPERARSI… E POI?
A due ore dall’operazione potrete già camminare, senza stampelle, indossando semplicemente una speciale “sneaker” con apposite solette intercambiabili che, progressivamente, faranno tornare il vostro piede alla sua completa funzionalità e normalità – dolori addio!
PER QUALSIASI INFORMAZIONE:
La Dorsay Day Clinic si trova a Milano.
L’intero processo dalla diagnosi al postoperatorio è spiegato molto dettagliatamente qui.
Per maggiori informazioni, trovate tutti i dati di contatto qui.
Patrizia Mascardi dice
Buonasera Cristina,
ti sono molto grata di avere affrontato l’argomento relativo al problema di alluce valgo in maniera esaustiva. Purtroppo per quanto mi riguarda ho già fatto l’intervento che non è stato risolutivo e per questo non credo mi sottopporo’ a nessun’altra operazione in tal senso. Sto cercando scarpe a pianta larga e poco tacco che non mi creino dolore. È una ricerca non facile ma è sempre meglio di un intervento chirurgico con risultato incerto, almeno per me. Grazie in ogni caso di avere e evidenziato il problema. Un caro saluto.
Patrizia Mascardi
notime dice
Buongiorno Patrizia, mi spiace che l’intervento non sia stato risolutivo nel tuo caso, so che è un problema doloroso e capisco anche le esitazioni a sottoporsi a ulteriori interventi. Fortunatamente, almeno, la moda propone molte scarpe comode e assolutamente attuali rispetto al passato tra cui spaziare – una piccola consolazione!