Ci sono viaggi bellissimi, ma tutto sommato in linea con le nostre attese.
E poi ci sono i viaggi che ti aspetti gradevoli, interessanti, ma tutto sommato non straordinari e che invece poi superano ogni tua aspettativa: i cinque giorni appena trascorsi in Marocco alla scoperta di Marrakech, per me, sono stati proprio così, perché Marrakech è bellissima!
Approfittando di una settimana di vacanze scolastiche di nostro figlio più piccolo (l’altro l’abbiamo lasciato a casa per impegni universitari), abbiamo deciso di organizzare un viaggio alla scoperta di questa città nordafricana, di cui avevo letto molto ma che finora non avevamo mai preso seriamente in considerazione come possibile destinazione. In questo racconto di viaggio ho cercato di raccogliere soprattutto informazioni utili su Marrakesh: cosa fare, dove andare, cosa vedere, dove dormire e mangiare e tanto altro!
Eravamo molto stanchi causa periodo di superlavoro, per cui abbiamo organizzato il tutto in una serata, con qualche clic del mouse, senza leggere troppe recensioni ecc. e sfidando un po’ la sorte nella scelta degli alberghi; ma siamo stati molto fortunati e penso che, davvero, non poteva andarci meglio di così! Abbiamo strutturato così le cinque giornate a nostra disposizione:
Giorni 1 e 2:
Visita della città. Marrakech ha tanto da offrire ed è una città da assaporare e scoprire armati di una buona dose di curiosità, perché spesso il meglio si cela dietro a facciate anonime e un po’ diroccate o a portoni dall’aria insignificante, dietro ai quali si svelano agli occhi del visitatore mondi esotici e affascinanti del tutto inattesi.
Immancabile una visita al souk di Marrakech
Una delle numerose porte della Medina
In due o tre giorni non si potrà dire di conoscere a fondo la città, forse, ma è comunque possibile visitarne quanto meno le principali attrazioni. Per una sintesi delle cose più importanti da visitare, vedi ad esempio qui.
Giorno 3:
Escursione nell’Alto Atlante con driver privato (quando si è almeno in 3 conviene quasi sempre organizzarsi in privato ed è ovviamente infinitamente meglio che prenotare un tour per comitive più grandi; l’abbiamo fatto tante volte, specialmente in Asia e Africa, e siamo sempre rimasti molto soddisfatti).
Mercato settimanale berbero
Vista sui monti dell’Alto Atlante dalla pianura di Marrakech
Villaggio berbero a quota 2000
Cooperativa di donne berbere dedita alla produzione dell’olio di argan (di cui prolungo i benefici anche a casa, con prodotti adeguati)
Ci sono diverse possibilità: noi abbiamo scelto il tour di tre valli dell’Alto Atlante (un itinerario simile a quello fatto da noi è descritto ad esempio qui ), alternativa decisamente più allettante alla sola visita della valle dell’Ourika, bella ma indubbiamente la più turistica e la meno spettacolare delle tre.
Nella valle dell’Ourika è possibile anche fare un mini trekking di una o due ore (noi l’abbiamo fatto, è un po’ faticoso ma ne vale decisamente la pena, specie allungando un po’ il cammino fino alle cascate, dove anche i turisti si diradano), per poi fermarsi a mangiare in uno dei tanti piccoli ristoranti che costeggiano il fiume (nel senso che si rischia di caderci dentro, tanto sono vicini all’acqua!) che d’estate pare brulichino di visitatori locali in cerca di refrigerio. Il tour delle tre valli , che si inerpica ben oltre i 2000 metri, consente inoltre di ammirare la vetta più alta di tutto il Nord Africa, il Jbel Toubkal, che raggiunge i 4167 metri. Itinerario affascinante e consigliatissimo!
Giorno 4:
Mattinata dedicata ad assaporare ancora un po’ le atmosfere di Marrakech e poi partenza in taxi per il sobborgo di Le Palmeraie con i suoi palmeti. Giorni 4/5: relax puro e, volendo, spa. Voli: come sempre abbiamo valutato le varie opzioni con i “soliti” motori di ricerca tipo Volagratis, Momondo ecc. Oltre che da varie compagnie di linea (non sempre comode perché molte fanno uno scalo), Marrakech è servita sia da Ryanair che da Easyjet, il che la rende una destinazione comoda da raggiungere e anche relativamente economica.
Noi abbiamo optato per Easyjet con volo da Malpensa. Avendo qualche giorno di flessibilità e giocando un po’ con partenze e arrivi è possibile risparmiare parecchio. Noi ad esempio siamo rientrati il lunedì invece che domenica e questo semplice spostamento di un giorno ci ha “finanziato” un intero giorno di vacanza aggiuntivo.
Hotel: scelti piuttosto sbrigativamente con Booking e Voyage Privé, si sono rivelati entrambi assolutamente meravigliosi!
Per le prime tre notti abbiamo scelto il Riad Si Said nella Medina (la città vecchia) di Marrakech e davvero non potevamo trovare di meglio! Su Booking e altri siti di prenotazione questo Riad è proposto con il nome di “Angsana Riads Collection” o simili, ma si tratta in realtà non di uno, bensì di cinque Riad diversi, tutti situati a pochissima distanza l’uno dall’altro e nella parte secondo me più affascinante e piacevole della Medina.
Il personale si è rivelato di una gentilezza squisita e abbiamo anche avuto la piacevole sorpresa di beneficiare di un upgrade: ci hanno infatti assegnato una delle due royal suite, l’Africaine, davvero grandissima e meravigliosa!
La catena dispone anche di un Riad interamente dedicato alla SPA e all’hammam. Abbiamo provato un trattamento hammam di mezz’ora e un massaggio classico di 90 minuti.
L’esperienza dell’hammam non mi ha lasciata particolarmente entusiasta, devo dire: si tratta sostanzialmente di un lungo scrub (con l’effetto un po’ singolare di essere “lavati” da terze persone, cosa che non mi capitava dall’età di 4 anni!). Il tutto è seguito da un risciacquo a suon di mestolate di acqua calda, eseguito in una sorta di grotta calda su “letti” di marmo riscaldati.
Piacevole sì, ma niente di più, almeno per me. Il massaggio invece si è rivelato assolutamente perfetto e molto rilassante.
A rendere perfetta l’esperienza SPA (se volete replicarla a casa vostra, ecco come faccio io) è stata indubbiamente anche la location: previa prenotazione (obbligatoria), si ha infatti il Riad tutto per sé! A mio parere, comunque, nessun altro tipo di sistemazione batte il fascino di un Riad (antico palazzo un tempo adibito a residenza signorile delle donne e oggi trasformato in piccolo albergo di charme con poche camere), è davvero un’esperienza imperdibile!
Come secondo hotel, nel sobborgo di Le Palmeraie e scelto appositamente per un giorno e mezzo di relax a fine vacanza, abbiamo optato per il Les Deux Tours, acquistato (previo confronto di prezzo su vari siti di prenotazioni) dalla collezione permanente di Voyage Privé.
Pavoni al Les deux Tours
Anche questo si è rivelato molto chic, gradevole e rilassante, con bellissimi giardini e una grande piscina. Clientela molto elegante, educata e quasi esclusivamente francese (portarsi qualcosa di carino per la sera). Un bell’ambiente in cui trascorrere qualche giorno di puro relax.
Come vestirsi:
Le variabili di cui tenere conto sono due: il clima, che a novembre si è rivelato molto piacevole (come da noi a tarda primavera), ma anche caratterizzato da una forte escursione termica (pare però che a novembre possa anche piovere e far freddo), per cui conviene vestirsi a strati.
L’altro fattore sono le usanze culturali e religiose del luogo: il Marocco è un paese mussulmano tollerante, ma secondo me occorre come sempre un minimo di rispetto: basta vestirsi decorosamente evitando shorts e scollacciature eccessive (che oltretutto visto il clima di novembre non sono affatto necessarie) e si verrà accolti con cordialità ovunque. Dentro agli hotel e a bordo piscina, ovviamente, non ci sono problemi di sorta.
Per un articolo dettagliato su come fare i bagagli per i vostri viaggi, leggete qui.
Dove mangiare:
Per una volta siamo stati un po’ pigri e non particolarmente sperimentali, pur avendo quasi sempre mangiato cucina locale: a pranzo mangiavamo in giro, a cena nel ristorante dell’hotel, anche perché in entrambi i casi si trattava di bellissimi ristoranti consigliati dalle guide.
Solo la prima sera, su consiglio del concierge, siamo usciti dal Riad e abbiamo cenato al Lotus Privilège, un po’ caro per Marrakech ma sicuramente un’esperienza interessante: ti vengono a prendere in hotel, ti scortano a piedi attraverso un paio di stradine dall’aria losca, che ti inducono a pensare che non ne uscirai vivo, e poi, di colpo, ti si apre davanti uno spettacolo di luci bellissimo! Il ristorante è davvero meraviglioso, le danzatrici e i musicisti bravi, la cucina buona ma forse non all’altezza della location.
Cosa leggere:
Lonely Planet Pocket Marrakesh
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Che bel viaggio! E poi le tue descrizioni sono anche spiritose, mi piace molto leggerti
Grazie Marina! <3 Mi fa molto piacere, perché viaggiare è una delle mie più grandi passioni e, se riesco a trasmettere qualcosa , ne sono felice! Un abbraccio, Cristina